Mappatura Amleta 20/24

La disparità di genere nel teatro italiano

Mappatura Amleta 20/24

La disparità di genere nel teatro italiano
Il teatro può essere usato come uno strumento efficace di lotta attiva alla disparità di genere, a patto che il teatro stesso sia un luogo in cui donne e uomini hanno pari diritti e pari opportunità. È pertanto essenziale affrontare le disuguaglianze innanzitutto misurandole, così da capirle e promuovere un ambiente teatrale equo, inclusivo e riflessivo della nostra società. Per questo Amleta, a partire dal 2020 ha iniziato un’attività di mappatura del teatro italiano, per fare una fotografia periodica dello stato di fatto.
I grafici raccontano una storia di disuguaglianza nel teatro italiano. Tra il 2017 e il 2020, le donne erano solo il 32% nei ruoli di attrici, registe, drammaturghe e curatrici dell'adattamento nei principali teatri italiani, lasciando il 68% agli uomini. Nel periodo 2020/2024, le donne guadagnano solo tre punti percentuali, arrivando al 35%.

Un progresso? Sì, ma troppo lento. Il divario resta schiacciante. Questa realtà chiede un cambiamento più deciso e rapido. È tempo di alzare il sipario affinché il teatro sia davvero equo e inclusivo!
26
Teatri Nazionali e TRIC
102
Sale in Analisi
18.603
Presenze totali*
Grazie al diagramma qua sopra riportato possiamo mettere a confronto, in modo dinamico,  le presenze di uomini e donne nei Teatri Nazionali e TRIC (Teatri di Rilevante Interesse Culturale). La mappatura ha analizzato i dati di 26 teatri e 102 sale, per un totale di oltre 18.600 presenze. E quali sono i risultati raggiunti? Gli uomini dominano, in modo consistente. Ben 12.075 presenze maschili contro 6.538 donne.

Il dato più allarmante? La regia: qui le donne sono quasi assenti, con una sproporzione schiacciante a favore degli uomini. Anche nell’adattamento e nella drammaturgia, la situazione non migliora di molto. Nella recitazione sembra che le donne riescano a farsi un po’ più spazio ma non dobbiamo dimenticare che è la natura stessa del ruolo ad imporre una presenza maggiore. In linea generale il divario resta comunque enorme. Serve un cambio di scena radicale: la parità di genere non può più aspettare.
Confrontiamo donne e uomini nei teatri italiani: gli uomini dominano, in modo consistente. Ben 12.075 presenze maschili contro 6.538 presenze femminili.
Facciamo adesso un focus sui Teatri Nazionali: su 2.704 presenze femminili totali, 1.148 sono donne nelle sale principali, mentre 1.556 si trovano nelle secondarie.
Osserviamo cosa succede nei TRIC: troviamo 3.834 donne in totale, con una distribuzione più equilibrata tra sale principali e secondarie.
Proviamo ora ad accendere i riflettori sulle donne nei Teatri Nazionali e TRIC. Nei Teatri Nazionali, su 2.704 presenze totali, solo 1.148 sono donne nelle sale principali, mentre 1.556 si trovano nelle secondarie. Il Piccolo Teatro di Milano svetta, ma il divario tra sale principali e secondarie è evidente. Nei TRIC, quindi in quei teatri più lontani per prestigio e finanziamenti dal centro del potere rappresentato dai Teatri Nazionali, la situazione migliora: 3.834 donne in totale, con una distribuzione più equilibrata tra sale principali e secondarie.

La comparazione con i dati delle presenze maschili mette in luce quanto lavoro sia ancora da fare per dare alle donne il palco che meritano!
Diamo uno sguardo d’insieme al territorio italiano: questa mappa dell’Italia mostra non solo dove sono i Teatri Nazionali e i TRIC, ma anche dove le donne continuano a essere sottorappresentate. Quanti di questi spazi riservano davvero alle donne il ruolo che meritano? Ogni teatro è un'opportunità persa o colta per la parità di genere. Questa mappa ci invita a riflettere: possiamo davvero parlare di teatro inclusivo quando le donne sono ancora una minoranza così marcata?
In tutti i teatri le donne in regia rappresentano solo il 21,0%, mentre le interpreti sono il 39,7%. Le donne in drammaturgia e adattamento sono meno di una su tre: pari al 29,1% e al 26,8%.
Rispetto alla media nazionale, nei Teatri Nazionali le donne sono presenti in misura maggiore come interpreti (39,9% anziché 39,7%) e in misura minore negli altri ruoli.
Giallo o viola? Il colpo d’occhio cromatico è evidente. Questo grafico mette in luce una verità scomoda: nei TRIC e nei Teatri Nazionali, gli uomini dominano ancora i ruoli chiave. I cerchi gialli, che rappresentano la presenza maschile, sono enormi, mentre quelli viola, che rappresentano le donne, sono visibilmente più piccoli, tratteggiate sono invece le sale secondarie. Questo confronto visivo è un richiamo forte e chiaro: il teatro italiano ha ancora molta strada da fare per raggiungere una vera parità di genere.
Questa visualizzazione a bolle racconta la realtà dei singoli TRIC e dei singoli Teatri Nazionali: le bolle gialle, che rappresentano la presenza maschile, dominano la scena. Le bolle viola, più piccole e rare, parlano della minoranza femminile in questo campo. La predominanza maschile è evidente a colpo d'occhio in entrambi i grafici, ma la presenza delle donne, seppur meno numerosa, è comunque significativa. Questa immagine ci sfida: possiamo davvero accettare che la parità di genere rimanga ancora così lontana dal palcoscenico?